SIRIA – Secondo il sito http://www.rtv.gov.sy (General Organization of Radio and Tv – Syria), già in precedenza fonte della quale l’isis si è servita per diffondere i suoi comunicati, Il noto giornalista televisivo stava preparando un servizio per le Iene, con il quale continua a collaborare nonostante sia passato al timone di alcuni importanti reportage per La7, quando è stato catturato da un commando di militanti dello Stato Islamico.
Il servizio avrebbe trattato proprio argomenti legati all’organizzazione terroristica del califfato islamico. Infatti, prevedeva un’intervista ad una donna curda che vive nei pressi di Kobanè, città siriana a maggioranza curda a ridosso del confine turco, sotto assedio da settimane da parte degli jihadisti dell’Isis.
Durante le riprese, la sua troupe è stata allertata dai militari siriani, che hanno dato l’ordine di lasciare immediatamente il luogo per rifugiarsi presso il vicino consolato italiano, ma il giornalista ha preferito restare lì da solo, facendosi cedere addirittura la videocamera dall’operatore, per continuare a filmare, probabilmente speranzoso che un tale scoop lo avrebbe portato sempre più vicino a vincere il tanto agognato premio Pulitzer. È stato quindi raggiunto dai terroristi, che lo avrebbe immediatamente portato via con un fuoristrada.
Non si conoscono attualmente le condizioni dell’uomo, ma il rapimento è stato rivendicato dal califfato Isis, con un videomessaggio pubblicato sullo stesso sito siriano, in cui figurerebbe come portavoce il noto esponente Al Hermesh Abu Mayoli Qah (vedi foto), rimasto illeso nonostante il raid aereo di qualche giorno fa.